Quando Ibexa DXP NON è la scelta giusta: scenari in cui conviene guardare ad altro

o Ibexa DXP NON è la scelta giusta: scenari in cui conviene guardare ad altro

Introduzione

Ogni piattaforma ha i suoi punti di forza e i suoi limiti. In Next DX lavoriamo con Ibexa DXP da quasi vent’anni quando ancora si chiamava eZ Publish, e conosciamo bene le situazioni in cui questa tecnologia è ideale. Ma altrettanto importante è sapere quando NON lo è. Non esiste una soluzione valida per tutti: alcune aziende trarrebbero maggior beneficio da strumenti più leggeri, più verticali o più diffusi sul mercato.

In questo articolo analizziamo gli scenari in cui Ibexa DXP potrebbe non essere la scelta più adatta, per aiutare chi sta valutando l’investimento a prendere decisioni più consapevoli.

1. Progetti molto piccoli o con budget limitato

Ibexa DXP è una piattaforma enterprise, con costi di licenza che partono da diverse decine di migliaia di euro l’anno. Se il progetto è un semplice sito vetrina o un e-commerce di piccole dimensioni, l’investimento potrebbe non giustificarsi.

In questi casi, CMS open source come WordPress o Drupal, oppure piattaforme SaaS come Shopify, rappresentano alternative più agili e meno costose.

2. E-commerce B2C puro e transazionale

Ibexa nasce con un DNA B2B. Il suo modulo commerce è pensato per listini complessi, ruoli di acquisto differenziati e integrazioni con ERP. Se l’obiettivo è un e-commerce B2C con forti esigenze di marketing e vendite transazionali, piattaforme come Magento/Adobe CommerceShopify Plus o BigCommerce possono risultare più adatte, perché già ottimizzate per esperienze di vendita al dettaglio.

3. Progetti in cui serve un marketing stack nativo

Se l’azienda ha bisogno di una piattaforma che includa in modo nativo marketing automation, advertising e analytics avanzati, Ibexa non copre l’intero stack. Certo, può integrarsi con HubSpot, Salesforce Marketing Cloud o altre soluzioni, ma questo richiede tempo e budget.

Vendor come Adobe Experience Manager o Sitecore offrono suite più complete e integrate lato marketing, anche se con costi molto elevati.

4. Organizzazioni con team non specializzati

Ibexa richiede competenze specifiche per essere implementata e mantenuta. In mercati dove non esiste un forte ecosistema di partner o sviluppatori esperti, i costi di formazione e reperimento risorse possono crescere molto.

Per aziende che cercano un sistema “chiavi in mano” facilmente gestibile da team non tecnici, soluzioni SaaS headless come Contentful o Storyblok potrebbero essere più indicate.

5. Aziende che non hanno processi digitali maturi

Una DXP come Ibexa esprime il massimo valore quando c’è un disegno strategico chiaro: governance dei contenuti, processi di customer experience, integrazioni con ERP e CRM.

Se l’azienda è ancora agli inizi del percorso digitale e non ha maturità organizzativa per gestire questa complessità, partire con una piattaforma enterprise rischia di rallentare invece che accelerare. In questi casi, meglio adottare strumenti più semplici e crescere gradualmente.

Conclusione

Ibexa DXP è una piattaforma solida e flessibile, ideale per progetti B2B di medio-grande scala e per aziende che hanno già una visione strategica chiara. Ma riconoscere quando non è la scelta giusta è altrettanto importante per evitare investimenti sbagliati.

Per questo in Next DX abbiamo sviluppato lo Sprint Zero, un approccio che aiuta a valutare Ibexa e le alternative in modo oggettivo, simulando scenari reali e riducendo il rischio di errori strategici.

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