Indice
Introduzione
In un mercato affollato di fornitori digitali – tra agenzie, software house, system integrator, studi di design e consulenti freelance – non è raro che le aziende facciano confusione su chi fa cosa. La trasformazione digitale è un ambito vastissimo e spesso nebuloso, e molte realtà provano a coprire tutto: design, marketing, sviluppo, consulenza, IT, SEO, branding. Il risultato è che si finisce per essere generalisti senza una vera specializzazione.
Noi di Next DX abbiamo scelto una strada diversa. Crediamo che per avere successo serva una posizione chiara e limiti ben definiti. Non facciamo tutto: facciamo bene ciò che è cruciale per costruire e far funzionare piattaforme digitali mission-critical, quelle su cui i brand e le aziende enterprise basano il loro business a lungo termine.
In questo articolo vogliamo essere trasparenti: ecco cosa non facciamo e perché è importante che resti così.
Non facciamo web design e siti vetrina
Un sito vetrina o un progetto di pura immagine non rientrano nelle nostre competenze. Non siamo uno studio di design e non ci occupiamo di progetti estetici fini a sé stessi. Ci concentriamo invece su piattaforme che devono integrare processi complessi, sistemi enterprise e customer experience evolute. Il design per noi è importante, ma come parte di un progetto tecnologico più ampio, non come fine ultimo.
Non facciamo SEO o campagne di marketing digitale
Non siamo un’agenzia di web marketing. Non gestiamo campagne pubblicitarie, non scriviamo testi SEO e non ci occupiamo di keyword research. Quello che facciamo è mettere in piedi le architetture tecnologiche che permettono a un reparto marketing o a un’agenzia partner di lavorare meglio: piattaforme performanti, integrate con i sistemi di marketing automation, capaci di supportare strategie omnicanale e customer journey complesse.
Non sviluppiamo software “su richiesta” senza strategia
Molte software house si limitano a ricevere un requisito e sviluppare codice. Noi non lavoriamo così. Non accettiamo di “fare un’app” o “creare una piattaforma” senza un’analisi approfondita delle reali esigenze di business. Per questo il nostro approccio parte sempre dallo Sprint Zero, la fase di check-up e progettazione che riduce i rischi e allinea tecnologia e strategia.
Non siamo un system integrator monolitico
Non vendiamo pacchetti enterprise giganteschi e rigidi come fanno i system integrator tradizionali. Non imponiamo un vendor unico né costringiamo le aziende a lock-in tecnologici. Al contrario, costruiamo ecosistemi modulari e composable, capaci di evolvere con le necessità del business e di integrarsi in modo agile con CRM, ERP, PIM, DAM e altri sistemi già esistenti.
Non facciamo progetti “spot” senza continuità
Non ci interessa realizzare un sito o un portale e consegnarlo senza pensarci più. I nostri progetti sono pensati per durare e per accompagnare l’azienda nel tempo. Una piattaforma digitale mission-critical è un asset che deve crescere, adattarsi, evolvere. Per questo lavoriamo come partner tecnologico e non come fornitore occasionale.
Perché questi limiti sono una scelta strategica
I “no” che diciamo non sono mancanze, ma scelte consapevoli. Significano che restiamo concentrati sul nostro ruolo: aiutare le aziende a costruire e mantenere piattaforme digitali mission-critical, che sostengano il business nel lungo periodo. Significano anche che sappiamo collaborare con altri partner specializzati – designer, agenzie marketing, consulenti – quando serve, senza sconfinare in aree che non appartengono al nostro DNA.
FAQ
Next DX può lavorare con la nostra agenzia di marketing?
Sì, spesso collaboriamo con team interni o agenzie esterne. Noi ci occupiamo della parte tecnologica, loro delle campagne e dei contenuti.
Chi si occupa del design nei vostri progetti?
Quando serve, lavoriamo insieme a partner specializzati in UX/UI design, oppure collaboriamo con i designer interni dell’azienda cliente.
Perché insistete tanto sullo Sprint Zero?
Perché è il modo migliore per partire dai problemi reali e ridurre i rischi. È il check-up che allinea business, IT e obiettivi strategici prima di investire nello sviluppo.
Cosa intendete per “mission-critical”?
Piattaforme che non sono semplici vetrine, ma veri pilastri operativi del business: portali B2B, ecosistemi di contenuti, sistemi di commerce e customer portal integrati con i processi aziendali.
Conclusione
Sapere cosa non facciamo è importante tanto quanto sapere cosa facciamo. In un mercato pieno di fornitori “tuttofare”, Next DX sceglie la focalizzazione: essere il partner tecnologico per piattaforme digitali mission-critical. Non facciamo design, SEO o campagne marketing. Non sviluppiamo software senza visione. Non imponiamo sistemi monolitici. Facciamo quello che conta: costruire ecosistemi digitali robusti, scalabili e duraturi, che sostengano il business nel lungo periodo.




