Digital Product Management

Come evitare i tre errori più comuni nella progettazione di un prodotto digitale

Navigando molti siti e applicazioni web, l’esperienza è spesso poco piacevole: alcune volte l’interfaccia è poco intuitiva o troppo pesante, l’aspetto è sgradevole, l’applicazione non risponde come dovrebbe o è lenta in modo frustrante.

Anche se di solito gli utenti non sono in grado di indicare uno specifico problema, si rendono conto lo stesso che qualcosa non funziona nel modo migliore e non tornano più.

Anche uno solo di questi problemi può far sprofondare il tuo prodotto, ed è necessaria una grande capacità su tutti questi fronti per realizzare qualcosa di veramente speciale.

E’ per questo motivo che un’attenzione quasi fastidiosa ai dettagli del design, dell’esperienza utente, dell’architettura dell’informazione, della tecnologia e dell’infrastruttura è fondamentale per il successo dei progetti dei nostri clienti.

Tuttavia, anche quando tutti questi ingredienti indispensabili sono presenti, l’esecuzione può a volte andare male.

Per costruire un prodotto di alto livello è necessario evitare alcuni errori, seguendo una serie di processi e pratiche ottimali.

Pensare a una soluzione, non ai requisiti del prodotto

Molto spesso si ricevono dai clienti dei requisiti dettagliati che stabiliscono come dovrebbe funzionare il progetto secondo loro, ad es.:

  • “La home page deve contenere un’animazione tridimensionale con diversi lati che ruotano da cliccare per poter navigare nel sito”
  • “Questa funzionalità deve avere un bottone per scaricare l’intera pagina come un documento Word”
  • “In questa pagina dobbiamo mostrare un calendario mensile degli eventi”

In alcuni casi, come il primo, qualcuno ha avuto un’idea secondo lui originale: oltre a immaginare un prodotto eccentrico, non ha pensato all’impatto che può avere sull’utente che cerca di usarlo.

In altri casi, come il secondo e il terzo, il cliente è rimasto a vecchie modalità di interazione che ha già usato in passato, e pensa che tutto ciò che ha bisogno di fare è creare dei bottoni per ricreare un processo non ottimale per un prodotto digitale moderno.

Questi sono modi sicuri per costruire qualcosa di mediocre.

A questo punto è necessario fare un passo indietro e tornare dal cliente ponendogli una domanda più importante:

quali sono gli obiettivi da ottenere?

Lavorando in questo modo si riesce quasi sempre a presentare soluzioni e progetti alternativi superiori che semplificano, sono più scorrevoli e in generale funzionano meglio.

Possiamo quindi progettare una navigazione migliore, un flusso che elimina i passi non necessari o qualcosa che innova invece di ripetere.

Un design che funziona richiede l’esplorazione con il cliente di questi aspetti più ampi e fondamentali, ed è un qualcosa che è quasi sempre sottovalutato, visto che buona parte delle volte i clienti si presentano già con un’idea di come vogliono che il prodotto sia realizzato.

Se si rivolgono a noi, i clienti non devono aspettarsi di confrontarsi con dei meri esecutori ma con qualcuno che fornisce valore, progettando e realizzando prodotti che funzionano.

E’ il design che deve guidare la tecnologia, non il contrario

Alcune agenzie e aziende di sviluppo sono conosciute per uno specifico approccio alla tecnologia (es. utilizzo di certi linguaggi e piattaforme), limitando per questo motivo il design ai suoi vincoli.

Se un WordPress o un altro CMS di turno non possono fare una certa cosa, o non c’è un’estensione per farlo nel modo desiderato, si tende ad alterare il design per aggiustarlo a ciò che è possibile fare con questi strumenti.

Il pericolo di avere un design guidato dalla particolare tecnologia adottata è molto spesso una piaga continua per quelle aziende che non hanno una conoscenza tecnica approfondita o che non si trovano a loro agio nel costruire qualcosa da zero.

Tuttavia, anche se ne hanno la capacità, spesso sembra comunque più facile rimodellare o “aggiustare” qualcosa di già esistente.

Sebbene ci possano essere delle valide motivazioni economiche per fare una cosa del genere, bisogna tenere presente che molto probabilmente si limiteranno le possibilità di realizzare un prodotto speciale.

Prima di tutto pensa al design. Solo dopo pensa a come costruirlo.

Creare un’architettura modulare orientata ai servizi

Quando si sviluppano delle applicazioni, un errore comune è quello di creare qualcosa di monolitico e molto specializzato per ottenere nell’immediato il risultato desiderato.

Sebbene questo sia accettabile per un prodotto destinato ad avere una vita breve, in poco tempo questo approccio mostrerà tutti i suoi limiti.

E’ invece quasi sempre meglio costruire piccoli servizi che lavorano assieme come componenti di un qualcosa di più grande.

Definire un’architettura tecnica di questo tipo ha una lunga serie di benefici, in particolare questi due:

  • tanti piccoli servizi isolati possono essere tarati a fondo, riprogrammati e anche rimpiazzati minimizzando i rischi per l’intera applicazione;
  • è più facile scrivere nuovi prodotti e servizi sulla base di una piattaforma realizzata in questo modo, ad esempio applicazioni mobile, interfacce pubbliche, ecc.

Questo approccio richiede un investimento iniziale nella progettazione e più tempo per ottenere il risultato giusto, che si ripagano però in futuro con una piattaforma più flessibile e meno costosa da espandere e gestire.

Conclusione

Costruire siti e applicazioni che funzionano è molto difficile e spesso ci sono vincoli ed esigenze in contrasto tra di loro che possono influenzare il risultato, indipendentemente da come si lavora.

Tuttavia, seguendo questi consigli è possibile immagine e costruire prodotti con un design e una tecnologia che funzionano.