Indice
Introduzione
Le Digital Experience Platform (DXP) moderne non sono semplicemente evoluzioni dei vecchi CMS. Sono ecosistemi progettati per orchestrare contenuti, dati, interazioni e processi su più canali in modo fluido e scalabile. Ma cosa distingue davvero una DXP di nuova generazione da una piattaforma tradizionale?
Possiamo individuarlo in cinque aree fondamentali:
- Gestione dei contenuti
- Gestione del web
- Personalizzazione
- Commercio digitale
- Esperienza di sviluppo
Nei prossimi capitoli analizziamo ognuna di queste aree per capire come contribuiscano a definire il valore e la differenza di una moderna piattaforma di esperienza digitale.
1. Gestione dei contenuti
Ogni customer journey inizia e si sviluppa attraverso i contenuti. Non importa che si tratti di un sito corporate, di un portale B2B o di un e-commerce: i contenuti sono la materia prima con cui un’azienda comunica valore, informa, educa e accompagna i propri clienti lungo il percorso d’acquisto. Una moderna piattaforma di esperienza digitale deve quindi possedere capacità avanzate di gestione dei contenuti che vadano ben oltre quelle di un tradizionale CMS.
Contenuti strutturati e riutilizzabili
La prima differenza è l’approccio ai contenuti come elementi strutturati e non come semplici pagine statiche. Strutturare significa creare relazioni semantiche tra diversi tipi di contenuto – prodotti, articoli, tutorial, video, FAQ – in modo che possano essere riutilizzati e combinati in contesti differenti.
Un esempio semplice: una scheda prodotto può essere collegata non solo alle sue specifiche tecniche, ma anche a casi d’uso, articoli di approfondimento, manuali scaricabili, recensioni e contenuti correlati. In questo modo l’utente non trova solo l’informazione che cercava, ma scopre anche altre risorse utili, vivendo un’esperienza più ricca.
Workflow e permessi granulari
La gestione dei contenuti non riguarda solo ciò che viene pubblicato, ma anche chi partecipa alla sua creazione e approvazione. In una DXP moderna è fondamentale poter definire workflow personalizzati, ruoli e permessi granulari.
Questo consente di orchestrare in modo efficiente un processo che coinvolge copywriter, designer, traduttori, revisori legali, product owner e manager di diversi dipartimenti. Ogni stakeholder ha accesso solo alle funzioni che gli competono, riducendo errori e accelerando i tempi di pubblicazione.
Multilingua e multisito nativi
Molte aziende operano su più mercati e devono gestire contenuti in diverse lingue. In un CMS tradizionale questa funzione è spesso demandata a plugin o estensioni di terze parti, con conseguenti vulnerabilità e complessità. Una DXP moderna invece offre multilingua e multisito nativi: traduzioni centralizzate, repository unificati e possibilità di gestire più siti da un’unica interfaccia.
Così, ad esempio, la traduzione di una pagina prodotto viene gestita nello stesso punto in cui risiede la versione originale, semplificando la governance dei contenuti e permettendo di mantenere coerenza e controllo.
Headless e distribuzione cross-channel
Il contenuto non può più essere legato a un singolo canale. Una DXP deve garantire una distribuzione headless, cioè la capacità di fornire contenuti come dati tramite API, svincolandoli dalla presentazione. In questo modo lo stesso contenuto può alimentare un sito web, un’app mobile, un portale clienti, un chiosco interattivo o persino un assistente vocale.
Questa flessibilità è fondamentale per garantire esperienze coerenti in un mondo omnicanale e per adattarsi rapidamente a nuovi touchpoint che emergono sul mercato.
Agilità per team e mercato
Infine, la gestione dei contenuti deve supportare la velocità del business. Caricare una scheda prodotto o una landing page non deve richiedere giorni di lavoro e passaggi infiniti. Una moderna DXP consente ai team di comunicare con agilità, adattare i messaggi ai diversi segmenti e pubblicare contenuti consistenti in tempi rapidi.
In sintesi, la gestione dei contenuti in una DXP moderna è molto più di un archivio di pagine. È un sistema centralizzato, strutturato e aperto che consente di creare, orchestrare e distribuire contenuti ovunque servano, con la sicurezza di poterli gestire in modo efficiente e scalabile.
2. Gestione del web
Anche nell’era dell’omnicanalità, il sito web rimane il fulcro della presenza digitale di un’azienda. È il primo luogo in cui prospect e clienti cercano informazioni, approfondiscono prodotti e servizi, scaricano risorse o si registrano a portali dedicati. Per questo motivo una Digital Experience Platform non può limitarsi a gestire contenuti, ma deve offrire strumenti evoluti di web management.
Creazione rapida di siti e pagine
In molti contesti aziendali non basta avere un unico sito corporate. Servono micrositi per campagne, portali per brand diversi, siti locali per mercati internazionali o pagine dedicate a eventi specifici. Una DXP moderna permette di creare e gestire nuovi siti e sottositi in tempi rapidi, spesso con interfacce drag-and-drop e template personalizzabili.
Questo significa che il marketing può lanciare una campagna globale senza aspettare settimane di sviluppo e, allo stesso tempo, mantenere coerenza con lo stile e i contenuti approvati a livello centrale.
Gestione centralizzata dei contenuti
Uno dei grandi vantaggi di una DXP è la possibilità di gestire l’intero ecosistema web da un unico punto. I contenuti vengono creati e tradotti una sola volta, e poi riutilizzati su più siti e lingue. Questo non solo riduce il carico operativo, ma assicura consistenza del messaggio in ogni mercato.
Un’azienda che opera in dieci Paesi, ad esempio, non deve coordinare dieci team separati che caricano le stesse informazioni: la piattaforma gestisce versioni localizzate, aggiornamenti simultanei e varianti linguistiche.
Moduli e form nativi
I form online – richieste di contatto, download di white paper, iscrizioni a webinar – sono un elemento critico per la generazione di lead e la raccolta dati. In una DXP moderna la creazione di form non è un add-on marginale, ma una funzionalità nativa, integrata con CRM e sistemi di marketing automation.
Questo significa che un lead che compila un form sul sito corporate può essere subito indirizzato al flusso corretto di nurturing, senza passaggi manuali o rischi di perdita di informazioni.
SEO e ottimizzazione integrata
Il web management non può prescindere dall’ottimizzazione per i motori di ricerca. Una DXP deve integrare funzionalità SEO avanzate: generazione automatica di metadati e markup semantico, gestione multilingua delle keyword, ottimizzazione per dispositivi mobili.
Questo consente ai team marketing di governare la visibilità organica senza dover ricorrere continuamente a plugin esterni o soluzioni custom.
Esperienza coerente e veloce
Infine, la gestione del web in una DXP non riguarda solo la creazione di pagine, ma anche le performance. Template leggeri, caching avanzato e Core Web Vitals ottimizzati garantiscono che ogni sito e microsito risponda rapidamente, offrendo un’esperienza fluida anche nei momenti di picco di traffico.
In sintesi, una moderna DXP trasforma il sito web – e tutti i suoi derivati – in un ambiente dinamico, coerente e facilmente scalabile, dove marketing, IT e business collaborano senza frizioni.
3. Personalizzazione
Se c’è un elemento che distingue le esperienze digitali di successo da quelle che lasciano indifferenti, è la personalizzazione. I clienti non vogliono più interazioni generiche: si aspettano che i brand li conoscano, capiscano i loro bisogni e offrano contenuti, prodotti e servizi rilevanti in tempo reale. Una moderna DXP nasce proprio per abilitare questo livello di esperienza.
Dal B2C al B2B: la personalizzazione non è un lusso
Per anni la personalizzazione è stata vista come una prerogativa del B2C, dove bastava un “chi ha comprato questo ha acquistato anche…” per stimolare un acquisto. Oggi però anche nel B2B i clienti si aspettano lo stesso livello di cura. Non cercano suggerimenti banali, ma interazioni costruite su misura: prezzi dedicati, cataloghi filtrati, contratti personalizzati, assistenza rapida.
In un contesto in cui i buyer sono abituati all’immediatezza di Amazon o Netflix, presentare un sito B2B con un catalogo indistinto significa rischiare di perdere competitività.
Segmentazione e targeting intelligente
Una DXP moderna consente di creare segmenti granulari di utenti, basati non solo su dati anagrafici ma anche su comportamenti, preferenze e interazioni passate. Questo significa che lo stesso contenuto può essere presentato in forme diverse a seconda del profilo: un decisore riceverà analisi di ROI, mentre un tecnico vedrà schede dettagliate e documentazione tecnica.
La logica non è quella del “broadcasting”, ma del narrowcasting: messaggi mirati, al momento giusto, per la persona giusta.
Integrazione con dati e sistemi core
La personalizzazione non vive nel vuoto. Una DXP deve collegarsi a CRM, ERP e sistemi di marketing automation per trasformare i dati in esperienze concrete. Ad esempio, un cliente loggato può visualizzare prezzi negoziati, disponibilità in tempo reale e offerte personalizzate legate al suo contratto. Allo stesso modo, un prospect può ricevere suggerimenti basati sulle ricerche precedenti o sul settore in cui opera.
Tracking e ottimizzazione continua
Personalizzare non significa impostare regole statiche e dimenticarsene. Una DXP consente di monitorare in tempo reale le interazioni, raccogliendo dati su click, conversioni, tempo di permanenza e percorsi completati. Queste informazioni alimentano cicli di ottimizzazione continua, permettendo di affinare segmenti e journey digitali con un approccio data-driven.
Oltre il contenuto: journey personalizzati
La personalizzazione non si limita a mostrare un contenuto diverso, ma a orchestrare l’intero percorso dell’utente. Questo significa guidare il cliente da un white paper a un webinar, da un configuratore prodotto a una demo personalizzata, costruendo un journey coerente e contestuale.
In sintesi, la personalizzazione in una moderna DXP non è un optional ma un pilastro strategico: permette di trasformare interazioni generiche in relazioni autentiche, aumentando conversioni, fedeltà e valore del cliente nel tempo.
4. Commercio digitale
Per molto tempo, il commercio digitale è stato visto come un ambito separato: da un lato i siti vetrina, dall’altro gli e-commerce. Oggi questa distinzione non regge più. Una moderna piattaforma di esperienza digitale deve includere nativamente funzionalità di digital commerce, perché è proprio lì che si concretizza la relazione con il cliente.
Dal B2C al B2B: nuove aspettative
Molte piattaforme di e-commerce nascono per il B2C e vengono adattate al B2B. Il risultato spesso è una soluzione che non soddisfa le esigenze di buyer professionali, abituati a cataloghi complessi, ordini ricorrenti, listini personalizzati e workflow di approvazione.
Una DXP moderna non si limita ad “aggiungere il carrello”, ma integra il commerce come parte integrante della customer journey, insieme a contenuti e personalizzazione. In questo modo, un cliente può passare senza interruzioni dalla lettura di un white paper al download di un listino, fino alla creazione di un ordine personalizzato.
Funzionalità chiave per il B2B
Un digital commerce evoluto deve supportare scenari specifici:
- Listini personalizzati: prezzi diversi in base al contratto o al volume d’acquisto.
- Cataloghi complessi: migliaia di SKU con varianti, configurazioni e assortimenti su misura.
- Gestione utenti e ruoli: account multipli per la stessa azienda, con permessi differenziati.
- Ordini ricorrenti: template di acquisto e riordini veloci per prodotti consumabili.
- Workflow di approvazione: processi che riflettono la governance interna dei buyer.
Integrazione con PIM e sistemi aziendali
Il commerce digitale non può vivere isolato. Una DXP deve integrarsi con sistemi di Product Information Management (PIM) per garantire cataloghi accurati e aggiornati, e con ERP e CRM per gestire disponibilità, logistica, fatturazione e relazione cliente.
In alcuni casi la DXP stessa può incorporare funzionalità PIM, centralizzando così informazioni di prodotto e contenuti editoriali nello stesso repository.
Verso un’esperienza omnicanale
Il commercio digitale integrato in una DXP consente di estendere l’esperienza oltre il sito web. Partner, distributori e reseller possono accedere a portali dedicati con listini personalizzati e strumenti di preventivazione, mentre i clienti finali vivono un journey coerente su tutti i touchpoint.
Questo non significa solo vendere online, ma digitalizzare l’intero ciclo di vendita, dal pre-sales al post-vendita, con coerenza e trasparenza.
In sintesi, il commercio digitale in una moderna DXP non è un modulo opzionale, ma un pilastro strategico. Permette alle aziende di superare il confine tra marketing e vendita, offrendo esperienze fluide che aumentano la fedeltà dei clienti e riducono i costi operativi.
5. Esperienza di sviluppo
Quando si parla di piattaforme digitali, l’attenzione si concentra spesso sul lato utente: contenuti, personalizzazione, commerce. Ma c’è un aspetto altrettanto cruciale che spesso passa in secondo piano: l’esperienza di sviluppo. Una DXP moderna non deve solo facilitare la vita ai clienti e ai team marketing, ma anche a chi la costruisce e la mantiene nel tempo.
Dalla complessità alla composabilità
Le piattaforme tradizionali, spesso monolitiche, tendono a generare debito tecnico e a rallentare l’innovazione. Una DXP moderna abbraccia invece architetture componibili e API-first, che permettono di integrare e sostituire moduli senza stravolgere l’intero sistema. Questo rende il lavoro degli sviluppatori più agile e riduce il rischio di lock-in tecnologico.
Cloud e automazione
Un altro elemento chiave è la capacità di sfruttare il cloud per accelerare il ciclo di sviluppo. Ambienti di test e staging replicabili, pipeline CI/CD integrate e strumenti DevOps consentono di rilasciare nuove funzionalità con frequenza e sicurezza.
Questo significa che i team possono concentrarsi sulla creazione di valore – nuove feature, esperienze innovative, integrazioni di business – invece di sprecare tempo in attività operative di manutenzione infrastrutturale.
Collaborazione cross-team
La costruzione di una piattaforma digitale evoluta coinvolge sviluppatori, designer, content manager, marketer e product owner. Una DXP moderna deve favorire la collaborazione tra questi ruoli, fornendo strumenti comuni, workflow chiari e ambienti condivisi. Non è solo una questione di codice, ma di integrazione culturale e organizzativa.
Qualità e sicurezza integrate
Esperienza di sviluppo significa anche poter contare su strumenti per test automatici, osservabilità, metriche di performance e sicurezza by design. Le piattaforme che incorporano queste funzionalità permettono ai team di mantenere standard elevati senza aggiungere complessità.
Focus sul valore
In definitiva, una DXP moderna libera gli sviluppatori dai compiti a basso valore – configurazioni manuali, gestione di ambienti fragili, manutenzione ridondante – per consentire loro di concentrarsi su ciò che conta: creare soluzioni che generino impatto concreto sul business.
L’esperienza di sviluppo non è un dettaglio tecnico, ma un fattore strategico. Senza una base solida, i progetti digitali rischiano di rallentare o diventare ingestibili. Con una DXP moderna, invece, sviluppo e innovazione diventano un motore continuo di competitività.
Conclusione
Le piattaforme di esperienza digitale non sono tutte uguali. Quelle moderne si distinguono perché uniscono cinque caratteristiche fondamentali: gestione avanzata dei contenuti, web management evoluto, personalizzazione mirata, commerce integrato e un’esperienza di sviluppo agile e composabile. Insieme, questi elementi permettono alle aziende di offrire esperienze coerenti, scalabili e capaci di adattarsi alla velocità del mercato.
Il punto è che una DXP non è mai solo tecnologia: è una scelta strategica che coinvolge business, marketing e IT. Richiede visione, metodo e un percorso di implementazione graduale, in cui le fondamenta contano più dei fuochi d’artificio iniziali.
Per questo lo Sprint Zero, il metodo che Next DX ha codificato in oltre 25 anni di esperienza, è il primo passo indispensabile per costruire piattaforme solide e durature. È lì che si definiscono obiettivi, architettura, roadmap e allineamento tra tutti gli attori coinvolti.