Introduzione
In Next DX crediamo che il digitale non sia soltanto uno strumento neutro al servizio delle imprese, ma una forza che plasma la società, l’economia e l’ambiente.
Ogni riga di codice, ogni piattaforma, ogni decisione architetturale genera conseguenze che vanno ben oltre l’aspetto tecnologico.
Parlare di sostenibilità digitale significa quindi assumersi la responsabilità di progettare, sviluppare e gestire soluzioni che abbiano un impatto positivo, o che almeno riducano al minimo gli effetti negativi sul pianeta e sulle persone.
Questa Policy di Sostenibilità Digitale nasce per formalizzare i principi che da sempre orientano il nostro modo di fare impresa: costruire piattaforme che siano non soltanto performanti e scalabili, ma anche rispettose dell’ambiente, inclusive, sicure e pensate per durare nel tempo.
È un impegno che non ci imponiamo per dovere, ma per scelta, nella convinzione che il futuro del digitale sia inevitabilmente legato a criteri ESG (Environmental, Social, Governance).
Il digitale come responsabilità ambientale
Ogni attività digitale consuma energia, utilizza risorse e lascia un’impronta. Essere un’azienda tech non significa quindi essere esenti da impatti ambientali, ma implica la necessità di ridurli con consapevolezza e metodo.
In Next DX adottiamo un modello remote-first, che elimina del tutto la necessità di uffici fisici e riduce drasticamente gli spostamenti quotidiani dei collaboratori. Questa scelta non è solo organizzativa, ma ambientale: meno viaggi significa meno emissioni, meno consumi e meno infrastrutture da mantenere.
Abbiamo scelto un approccio cloud-first, affidandoci a provider che investono in energie rinnovabili e in data center ad alta efficienza energetica. Questo ci consente di scalare le risorse in base alle reali necessità, evitando sprechi e ottimizzando i consumi.
Ci impegniamo inoltre a promuovere pratiche di green coding, progettando software che utilizzi meno risorse computazionali, riduca i cicli di calcolo superflui e migliori l’efficienza complessiva delle piattaforme. Un software scritto in modo sostenibile consuma meno, costa meno e dura di più.
Infine, abbiamo reso i nostri processi interamente paperless: la gestione documentale, le firme contrattuali, le comunicazioni interne ed esterne avvengono in formato digitale. Ridurre l’uso di carta e di materiali fisici significa contribuire in maniera tangibile alla riduzione dell’impatto ambientale complessivo.
Il digitale come responsabilità sociale
La sostenibilità digitale non riguarda solo l’ambiente, ma anche le persone che interagiscono con le tecnologie. In Next DX crediamo che un software o una piattaforma possano includere o escludere interi gruppi di utenti a seconda di come vengono progettati. Per questo adottiamo il principio dell’inclusione by design.
Ogni progetto che realizziamo integra criteri di accessibilità, perché crediamo che la tecnologia debba essere fruibile da tutti, indipendentemente da abilità fisiche, condizioni sensoriali o situazioni socio-economiche. Non si tratta di un requisito opzionale, ma di un valore che guida il nostro approccio al design e allo sviluppo.
Siamo convinti che il digitale debba generare valore per le comunità. Per questo sosteniamo iniziative di divulgazione e di knowledge sharing come la rubrica Digital Champions del podcast Pionieri del Tech e del canale Tech No Logic.
Attraverso questi strumenti contribuiamo a diffondere conoscenza, stimolare il dibattito e formare la prossima generazione di tech leader consapevoli.
Il digitale come responsabilità etica e di governance
La sostenibilità digitale implica anche la capacità di garantire la sicurezza e la protezione dei dati. La fiducia dei nostri clienti e dei nostri utenti si fonda sulla certezza che le informazioni vengano gestite con rispetto e responsabilità.
Per questo adottiamo il principio del security by design: la sicurezza informatica non è un’aggiunta successiva, ma una componente intrinseca di ogni architettura che sviluppiamo. Tutti i nostri sistemi vengono progettati tenendo conto delle normative vigenti (in primis il GDPR), e ogni processo viene monitorato e aggiornato per rispondere ai rischi emergenti.
La nostra Vendor & Open Source Policy ci permette di estendere questo impegno anche alla catena di fornitura: collaboriamo solo con partner che condividono i nostri standard di responsabilità e utilizziamo componenti open source in maniera consapevole, verificando le licenze, contribuendo quando possibile e riducendo i rischi di vulnerabilità.
Miglioramento continuo e misurabilità
Siamo consapevoli che la sostenibilità digitale non sia una meta definitiva, ma un percorso. Per questo ci impegniamo a misurare regolarmente i nostri progressi e a definire indicatori concreti.
Monitoriamo i risparmi di CO₂ generati dal lavoro remoto, l’efficienza dei nostri processi cloud-first, la riduzione dei consumi grazie al green coding e il livello di accessibilità dei progetti che sviluppiamo.
Nel 2026 ci impegniamo a pubblicare il nostro primo Digital Sustainability Report, con dati misurabili e confrontabili anno su anno, e a introdurre obiettivi ancora più ambiziosi legati a formazione, governance e riduzione degli impatti ambientali.
Conclusione
La Policy di Sostenibilità Digitale di Next DX rappresenta il nostro impegno a fare del digitale una leva di progresso responsabile.
Ogni riga di codice, ogni piattaforma, ogni decisione architetturale deve rispondere a una domanda semplice ma decisiva: questa soluzione contribuisce a creare valore nel tempo, riducendo impatti negativi e rispettando persone, società e ambiente?
Il futuro del digitale, secondo noi, non è soltanto più veloce, scalabile e innovativo.
È soprattutto sostenibile.